Anatomia di un depistaggio
Editori Riuniti University Press
pp. 319
Euro 18,00
In libreria.
Peppino Impastato anatomia di un depistaggio
La relazione della Commissione parlamentare antimafia
presentata da Giovanni Russo Spena
Terza edizione,
con nuovi scritti di: Giovanni Russo Spena, Umberto Santino e Giovanni Impastato
La relazione della Commissione parlamentare antimafia sul depistaggio delle indagini sull’assassinio mafioso di Giuseppe Impastato è un fatto unico nella storia dell’Italia repubblicana. Per la prima volta una Commissione parlamentare ha fatto luce sulle responsabilità di rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura nel coprire mandanti ed esecutori di un delitto di mafia volto a colpire un militante radicalmente impegnato contro i mafiosi e i loro alleati, a partire dalla famiglia da cui proveniva. Depistando le indagini e facendo passare Giuseppe Impastato per terrorista e suicida, si è ostacolato l’accertamento della verità che è emersa dopo più di vent’anni dal delitto grazie alla tenacia della madre e del fratello, di alcuni compagni di militanza e del Centro siciliano di documentazione a lui intitolato.
Ora la Procura di Palermo riapre l’inchiesta, a partire dal depistaggio delle indagini, e ripubblichiamo questa relazione, con nuovi interventi di Giovanni Russo Spena, presidente del Comitato sul caso Impastato costituitosi nel 1998 presso la Commissione antimafia, di Umberto Santino, fondatore e direttore del Centro Impastato di Palermo e di Giovanni Impastato, fratello di Giuseppe, come contributo e sollecitazione a riprendere un cammino.
Purtroppo la proposta di continuare sulla strada aperta da questa relazione, scrivendo nuovi capitoli sui delitti e le stragi su cui non c’è una verità giudiziaria o è solo lacunosa e parziale, dalle strage di Portella della Ginestra a quelle più recenti, non è stata accolta. Rifacciamo quella proposta convinti come siamo che la democrazia nel nostro Paese è strettamente legata alla capacità di districare il groviglio di complicità, trame e “trattative” che ne hanno mortificato lo sviluppo.