La violenza programmata
Milano 1989 – 1991
pp. 410
Giorgio Chinnici – Umberto Santino
La violenza programmata
Omicidi e guerre di mafia a Palermo dagli anni ’60 ad oggi
La ricerca pubblicata in questo volume è un contributo all’analisi scientifica dell’omicidio e della mafia, considerata non solo come organizzazione criminale, ma soprattutto come forma di accumulazione e sistema di potere. Palermo ha fatto registrare nei primi anni ottanta il più alto tasso di omicidi tra le più grandi città d’Italia e uno dei più alti a livello mondiale e il concentrarsi di omicidi mafiosi nel suo territorio ha un carattere di unicità: nel capoluogo siciliano sono stati uccisi un presidente di Regione, un segretario regionale del maggior partito di opposizione, un prestigioso rappresentante delle istituzioni nazionali, come il generale-prefetto Dalla Chiesa, tanti rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura; tali delitti bastano ad indicare la portata del fenomeno e il livello dello scontro. Gli omicidi mafiosi sono il frutto di una violenza programmata, si inquadrano cioè in un programma complessivo delle organizzazioni criminali, mirando ad una ridefinizione delle egemonie interne e, all’esterno, abbattendo gli ostacoli frapposti alla realizzazione del piano di arricchimento e di dominio.
Attraverso lo studio di più di mille omicidi e delle guerre di mafia più sanguinose della storia dell’organizzazione criminale, viene disegnato un quadro storico, puntuale e documentato, dell’evoluzione del fenomeno mafioso negli ultimi trent’anni.